giovedì 14 aprile 2011

Non firmare un assegno a parole, se non puoi coprirlo con il culo

Sucker Punch.
Che letteralmente fa qualcosa del tipo "Pugno Fesso", mentre in realtà sembra sia un pugno dato senza preavviso.

Il primo film totalmente di Zack Snyder (il soggetto è suo e la sceneggiattura è scritta con tale Steve Shibuya), dopo Dawn of the Dead300, Watchmen e il film di animazione Legends of the Guardians.

Non ho visto il remake di Romero né il film con i gufi tratto dalla serie di libri fantasy Guardians of Ga'Hoole (che mi era totalmente sconosciuta, sarò sincero), ma i due adattamenti fumettistici mi hanno lasciato un po' perplesso sulle reali capacità del futuro regista di Superman.

Sarà che si trattava di due opere che già nel loro formato originale non mi sono piaciute così tanto (specie i supereroi di Alan Moore, ma io e il barbuto non andiamo molto d'accordo), ma le cose che più mi sono rimaste impresse sono l'estetica notevole e curatissima, e l'amore forse esagerato per il ralenty.

E l'intro di Watchmen, quella si spettacolare:


Watchmen Intro from Hanz Meier on Vimeo.

Poi lo scorso anno cominciano a girare le prime immagini e i primi teaser di questo Sucker Punch: ragazze decisamente gnocche e succintamente vestite che se menano con samurai robot giganti e draghi, tirano giù a mitragliate zeppelin e nazi-zombie-steampunk, guidano mecha col coniglietto rosa aerografato. Cosa vuoi di più dalla vita?

E poi c'è, nel gruppetto delle suddette gnocche, quella Jena Malone (Rocket, la potete vedere nell'immagine che apre il post) che mi è rimasta nel cuore 10 anni fa in Donnie Darko.

Quindi, già dal primo teaser ero praticamente già al cinema, pronto a un paio d'ore di godimento visivo a
cervello staccato.

E invece il cervello è meglio tenerlo attaccato, perchè tra un'orgia di esplosioni, ammazzamenti e combattimenti acrobatici e l'altra ci sta pure una trama che, ad analizzarla un poco, non è mica così banale come può sembrare.

Intanto si parte con un prologo che è, secondo me, davvero spettacolare. Cinque minuti di cinema puro. Guardatela (non spoilera nulla che non si sappia dai trailer):

Exclusive - Six Minutes of Sucker Punch. Watch more top selected videos about: 2011, Zack Snyder

La storia, come detto prima, non è così banale, ma anche ad un livello superficiale non è nemmeno così facile da raccontare senza fare indesiderate anticipazioni.
Diciamo che la protagonista, Babydoll, per sfuggire alla situazione opprimente e apparentemente senza uscita in cui si è venuta a trovare, immagina di vivere con alcune compagne di sventura delle avventure esageratissime e folli, in cui loro sono un gruppo di guerriere formidabili ed invincibili.

Che detto così pare una cazzata, ma in realtà queste avventure, questi livelli da videogioco sono intrecciati con la realtà di Babydoll e la sua "missione" di riconquistare la libertà perduta.

Tra qualche tempo, se è il caso, tornerò sulla trama, perchè merita secondo me di essere sviscerata un po' di più, ma per farlo bisogna ovviamente entrare nei particolari.

L'estetica e la pulizia di Snyder, la sua tipica fotografia, sono presenti in tutto il film. Ma è ovviamente nelle sequenze immaginarie che si sfoga del tutto il suo gusto: combattimenti coreografatissimi, grafica impeccabile, ralenty come se piovesse. Nel continuo casino di combattimenti alla spada e sparatorie, è comunque impressionante come riesca a mantenere la chiarezza su quello che avviene.
Tutte le sequenze immaginarie sono vere e proprie orgie di citazioni e omaggi, rielaborazioni di un immaginario nerd impressionante, soprattutto film, anime e videogiochi.
Videogiochi soprattutto, visto che la struttura stessa del film pare un videogioco, in cui in ogni livello c'è un oggetto da trovare che manda avanti la storia.

Per quanto riguarda il cast, non mi posso sbilanciare molto fino a che non vedrò la versione originale, ma mi sembra che la Gugino e tre delle cinque ragazze protagoniste (Emily Browning/Babydoll, Abbie Cornish/Sweet Pea - Sweetie in Italia - e la già citata Jena Malone/Rocket) facciano un buon lavoro.
Le altre due ragazze del gruppo (Vanessa Hudgens/Blondie e Jamie Chung/Amber) sono un po' meno sviluppate.

Se devo trovarci dei difetti, così a caldo me ne vengono in mente due:

1) la sequenza del treno, in cui il ralenty è davvero esagerato, quasi fastidioso

2) in una colonna sonora complessivamente ottima, stona in modo incredibile l'orribile cover scelta per quella che è una delle mie canzoni preferite di sempre:



Insomma, un film non così cazzone come può sembrare "da fuori". Secondo me una seconda visione la merita.

Ah si, il titolo del post è una delle frasi più assurde e un po' ridicole che abbia mai sentito in un film.
Ma sono quelle che poi ti ricordi "da grande".

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