lunedì 18 aprile 2011

Panini da muro

Grazie all'ottimo Bloggokin, vengo a conoscenza di questa serie di poster di David Schwen a tema fast food.

Semplicemente geniali, secondo me...
Quasi quasi sarebbe da farci un pensierino...

giovedì 14 aprile 2011

Non firmare un assegno a parole, se non puoi coprirlo con il culo

Sucker Punch.
Che letteralmente fa qualcosa del tipo "Pugno Fesso", mentre in realtà sembra sia un pugno dato senza preavviso.

Il primo film totalmente di Zack Snyder (il soggetto è suo e la sceneggiattura è scritta con tale Steve Shibuya), dopo Dawn of the Dead300, Watchmen e il film di animazione Legends of the Guardians.

Non ho visto il remake di Romero né il film con i gufi tratto dalla serie di libri fantasy Guardians of Ga'Hoole (che mi era totalmente sconosciuta, sarò sincero), ma i due adattamenti fumettistici mi hanno lasciato un po' perplesso sulle reali capacità del futuro regista di Superman.

Sarà che si trattava di due opere che già nel loro formato originale non mi sono piaciute così tanto (specie i supereroi di Alan Moore, ma io e il barbuto non andiamo molto d'accordo), ma le cose che più mi sono rimaste impresse sono l'estetica notevole e curatissima, e l'amore forse esagerato per il ralenty.

E l'intro di Watchmen, quella si spettacolare:


Watchmen Intro from Hanz Meier on Vimeo.

Poi lo scorso anno cominciano a girare le prime immagini e i primi teaser di questo Sucker Punch: ragazze decisamente gnocche e succintamente vestite che se menano con samurai robot giganti e draghi, tirano giù a mitragliate zeppelin e nazi-zombie-steampunk, guidano mecha col coniglietto rosa aerografato. Cosa vuoi di più dalla vita?

sabato 9 aprile 2011

Wargames

I problemi si vedono dalle piccole cose

Sarò sincero: quando l'altro giorno, su una nota radio nazionale, ho sentito pubblicizzare una serie di concerti di una cover tribute band dei Pink Floyd, ci sono rimasto un po' di merda.

Perché? Beh, vediamo un po'...

1) sono australiani. Una cover tribute band australiana dei Pink Floyd fa un tour in Italia e in Europa.

2) si chiamano Australian Pink Floyd Show. Non dico usare una citazione da una oscura intervista di Waters del '72, ma neanche il minimo sindacale di prendere un verso o un titolo come nome della band.

3) ma soprattutto, già è difficile sentire pubblicità di concerti che non siano dei soliti noti, ma adesso pure le cover tribute band?

Ecco, questo è il grosso problema secondo me. Un grosso problema culturale che ha questo paese, e questo delle cover/tribute band ne è solo un piccolissimo esempio.